Per il metodo ARERA i «costi efficienti» sono quelli che poi vanno considerati come ammissibili per la determinazione tariffaria (attraverso il PEF) e derivano da criteri imposti dall’ARERA quindi non sono stati scelti «internamente» dal Comune e nemmeno si rifanno a modelli di economia aziendale, limitando così non solo l’eventuale loro manovra e le scelte aziendali-istituzionali, altresì obbligando a una contabi-lità specifica, certamente «altra» rispetto a quella comunale. Ma la disciplina ARERA vuole spazzare via questa cultura e responsabilità, nella logica dell’adesione a un metodo unico che certamente aiuta a sem-plificare, portare a confronto e responsabilizzare, ma al contempo azzera esperienze e culture anche spe-cifiche maturate in tanti anni di lavoro (penso soprattutto ai laboratori virtuosi dell’Alto Adige e Trentino).

